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11/15 aprile 2016 ore 16.30

Istituto Italiano per gli studi filosofici

Via Monte di Dio, 14

Napoli

Seminario a cura di Stefania Tarantino

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Si è svolto dall’11 al 15 aprile 2016 il seminario dal titolo “Genere, sesso, sessualità. Sviluppi attuali del femminismo contemporaneo” svoltosi presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici di Napoli (ore 16), in cui abbiamo attraversato il pensiero di alcune femministe contemporanee: Judith Butler, Rosi Braidotti, Julia Kristeva, Luce Irigaray e, per l’incontro di chiusura di oggi pomeriggio, Luisa Muraro. Sono partita spiegando le ragioni che mi hanno spinta a proporre questo programma. Innanzitutto la necessità di aprire uno spazio di approfondimento in un momento di grande confusione caratterizzato soprattutto da aggressività e arroganza diffusa. Poi, il fatto che nonostante le grandi differenze, queste donne hanno inteso il femminismo come una pratica di trasformazione non solo del proprio sé ma della realtà tutta intera, decostruendo con i loro discorsi quell’ontologia individualista e proprietaria che caratterizza la storia occidentale. Intendere l’ontologia in senso relazionale, significa rendere conto dell’irreversibile complessità di ciò che siamo e dell’impossibilità di riduzione di ciascuna/o di noi al tutto. Ho indicato come metodo di lavoro il tenere insieme la distinzione segnalata da Angela Putino tra interpretazione e aderenza. L’interpretazione segna un percorso in un testo altrui, l’aderenza, invece, va a riscrivere il testo altrui. Normalmente siamo abituate/i a restare nell’interpretazione e nella fedeltà ai testi non tenendo conto del nostro apporto creativo. L’elemento dell’aderenza, invece, ci consente di agire creativamente sui testi a partire da ciò che essi smuovono e suscitano in noi. Altro punto che ho segnalato è la necessità di sperimentare la nostra stessa estraneità rispetto a ciò che già sappiamo, ai saperi e ai discorsi già dati. Sospendere tutto ciò che è scontato per fare del non abituale qualcosa di importante visto che solo così abbiamo la possibilità di vedere dell’altro rispetto a ciò che già vedevamo. In questo senso, il darci un taglio, rappresenta davvero una risorsa utile per il pensare stesso e per pensare differentemente. Se il femminismo ha sempre criticato e smantellato il potere assunto da una voce unica e incontrastata, si tratta oggi di capire come, di fronte alla pluralità di posizioni così diverse e conflittuali, in cui a volte sembra che ognuna/o abbia a cuore solo la rivendicazione a sé di qualcosa, sia possibile realmente confrontarsi per tirare fuori quella forza positiva e affermativa di cui abbiamo bisogno. Stefania Tarantino

Qualche riflessione di Tuula Haapiainen sul seminario. Leggi